La noia è un nemico mortale per il cane, quando lasciato troppe ore da solo in casa o in giardino. Soprattutto in cani giovani e di alcune razze, quelle “da lavoro”, cani cioè selezionati da generazioni per fare molta attività, ma anche i meticci che in genere hanno l’effetto del potenziamento genetico, la noia può emergere anche dopo poche ore, soprattutto se in precedenza il cane non ha fatto nulla. Dopo un po’ di tempo che si è in una condizione di attesa e di riposo, il cane inizia ad andare in irrequietezza, ha bisogno cioè di occupare la mente in qualche attività. In genere i cani che sono in giardino possono cominciare a scavare o a distruggere le piante, ma nondirado fanno buchi nelle recinzioni per poter uscire. I cani che stanno sempre in casa possono abbaiare, svuotare i cestini, ribaltare gli oggetti, mordicchiare un mobile. In genere quanto minore è l’attività svolta dal cane, in precedenza alla dipartita del proprietario o nel complesso della sua giornata, tanto maggiore è la sensibilità emozionale, per un motivo molto semplice. L’attività fisica libera endorfine e l’appagamento motivazionale nel lavoro produce un effetto serotoninergico: si tratta pertanto di un’autosedazione che il cane riceve durante l’attività. Possiamo dire, perciò, che accrescere l’attività del cane può essere un’azione che fa bene in tutte queste situazioni, perché abbassa l’irrequietezza e la sensibilità emotiva.
Pillola: noia
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