Spesso nell’indagare i problemi del cane pensiamo che a ogni comportamento corrisponda una causa che è sempre la stessa. Prendiamo il caso di un cane che, quando i familiari escono di casa, dopo poco, entra in una fase di nervosismo che può portarlo a mettere a soqquadro l’appartamento. Le persone, rientrando, trovano oggetti posti sulla tavola riversi sul pavimento, segni di graffi sulla porta d’ingresso, cestini svuotati e materiale sparso sul pavimento, cuscini del divano ribaltati. In genere s’imputa questo problema alla cosiddetta “ansia da separazione” e in effetti anche la difficoltà del cane a restare da solo può rientrare all’interno delle problematiche che lo conducono a mettere in atto questi comportamenti. Purtroppo non è l’unica causa che si manifesta con queste espressioni. La differenza più rilevante si può riscontrare con cani che hanno un posizionamento sociale alto all’interno del gruppo familiare, quella condizione che viene anche definita di leadership. Un cane che ha assunto il ruolo coordinativo all’interno del gruppo non accetta di essere lasciato in casa quando le persone escono, per cui può esprimere comportamenti distruttivi o di ridirezione sugli oggetti, per manifestare la sua irritazione. Che dire, poi, del caso che vi sia qualcosa, un rumore o un cantiere che provoca paura nel cane? L’ansia, la rabbia e la paura sono tre condizioni emozionali molto differenti tra loro, che chiedono pertanto interventi diversi. Ma esiste un’ulteriore possibilità: che il cane, dopo un po’, semplicemente si annoi e quindi cominci a mettere in atto comportamenti esplorativi, sostitivi o diversivi.
Pillola: mettere a soqquadro
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