Quando portiamo per la prima volta a casa un cucciolo, ci poniamo molte domande sulla loro cura e igiene, che può essere più o meno impegnativa a seconda della taglia, dell’età, ma soprattutto della tipologia di cute e mantello.
Dal punto di vista generale, la cute del cane è completamente diversa da quella dell’uomo: non è dotata di ghiandole sudoripare, mentre quelle sebacee producono uno strato di sebo che protegge la pelle stessa.
Il mantello può essere a pelo raso, lungo o forte, ma è comunque soggetto a due mute, quella autunnale e quella primaverile, se il cane vive all’aperto, mentre, se il cane vive in casa, la muta, che risente principalmente della temperatura, è pressoché costante durante tutto l’arco dell’anno. La muta primaverile è più problematica di quella autunnale, semplicemente perché il pelo invernale è più folto di quello estivo.
Per la cura del mantello sono fondamentali una spazzolatura regolare, che può anche diventare giornaliera durante la muta, e il suo lavaggio
Prima di effettuare uno lavaggio al cucciolo, bisogna aspettare che esegua le normali vaccinazioni, perché un raffreddamento potrebbe esporre le vie aeree del cucciolo a infezioni respiratorie, alterando la risposta immunitaria al vaccino. Per sopperire all’impossibilità di lavare completamente il cucciolo, si possono utilizzare degli shampoo a secco oppure delle apposite salviettine, che consentono di rimuovere lo sporco dal mantello senza mettere a rischio la salute del cucciolo.
Quando il cucciolo avrà eseguito le vaccinazioni, si potrà effettuare un vero lavaggio, bagnando l’animale con acqua tiepida, applicando lo shampoo e poi risciacquando accuratamente sempre con acqua tiepida. L’asciugatura si deve effettuare con un getto non troppo forte di aria calda, così da non bruciare la cute e/o il mantello.
Se si vuole utilizzare uno shampoo ad uso umano, bisogna optare per uno neutro e privo di Sodio Lauril Solfato (il principale agente schiumogeno) per evitare che si scatenino dermatiti allergiche. Meglio sicuramente utilizzare uno shampoo ad uso veterinario, tenendo presente che, in un animale che non abbia problemi dermatologici (nel quale il Veterinario dermatologo prescriverà un prodotto specifico) è opportuno fare, al massimo, uno shampoo al mese, perché il lavaggio frequente rimuove lo strato di sebo e rende la pelle secca e fragile, scatenando spesso prurito.
Bisogna anche tener presente che i normali antiparassitari spot-on agiscono penetrando attraverso lo strato di sebo, quindi applicare una fiala di antiparassitario dopo uno shampoo è inutile, perché il prodotto “scivolerebbe” sulla pelle del cane e non potrebbe espletare la sua azione.
Optare per un antiparassitario ad uso orale è possibile, ma bisogna tener presente che questi prodotti possono non svolgere attività di repellenti contro alcuni insetti e quindi esporre i nostri amici a malattie da loro trasmesse, come la Filariosi, trasmessa dalle Zanzare, e la Leishmaniosi, trasmessa dai Flebotomi.
Per consentire al prodotto spot-on di agire correttamente, è necessario applicarlo almeno 1 settimana dopo il lavaggio, tenendo presente che più lo stato di sebo è integro, meglio penetra il prodotto antiparassitario.
Il consiglio migliore è quindi che, se si effettua un lavaggio al mese, la fiala, che dura circa mese, venga applicata 15 giorni dopo lo shampoo.